Google Bard arriva finalmente in Italia, portando con sé un approccio più responsabile alla gestione dei dati degli utenti e nuove funzionalità che li aiutano a personalizzare al meglio l’esperienza dell’AI. Conoscendo le rigide regolamentazioni della Ue, infatti, il colosso tecnologico ha collaborato con esperti della sicurezza e della privacy per riuscire a integrare nuove misure per “aiutare le persone a gestire le proprie informazioni in modo responsabile”.

Quando si interagisce con Bard, Google raccoglie “le conversazioni, la posizione, i commenti e altre informazioni sull’utilizzo” al fine di migliorare i propri prodotti, ma ora saranno gli utenti a scegliere per quanto tempo i propri dati rimarranno archiviati nel loro account. Per impostazione predefinita, la società memorizza i dati d’uso di Bard per 18 mesi, ma sarà possibile “modificare questa durata a 3 oppure 36 mesi”, o addirittura disattivare questa opzione ed esportare le proprie informazioni personali.

Inoltre, per aumentare la produttività di Bard, Google ha presentato quattro nuove funzionalità esclusive, tra cui un’opzione per “fissare, rinominare e riprendere le conversazioni”, così da sfruttare a pieno le potenzialità dell’AI in qualunque momento gli utenti ne abbiano bisogno. Altrettanto interessanti sono le funzionalità per condividere le risposte di Bard con i propri contatti e per “esportare codice Python in Replit, oltre che in Google Colab”. Infine, la novità che più sembra aver attirato l’attenzione è l’integrazione con Google Lens, che permette finalmente di utilizzare le immagini nel prompt, così da avere “più informazioni su una foto, o trovare
ispirazione per una didascalia”.